Islanda: una nuova eruzione

Come tante altre volte, le spettacolari immagini che ci arrivano in queste ore dall’Islanda raccontano di una Natura forte e impetuosa, in continua e rapida evoluzione.

Ieri, 10 luglio, alle 16:40 ora locale (18.40 in Italia) è cominciata un’eruzione vulcanica nei pressi di Litli Hrútur, nella penisola di Reykjanes, estremità sudoccidentale dell’Islanda, non distante dal teatro della precedente eruzione di Fagradalsfjall (Figura 1).

Figura 1 – Mappa del Sud Ovest dell’Islanda con la posizione dei vulcani attivi rispetto alla capitale Reykjavík. Con etichetta arancione è mostrata la posizione del Fagradalsfjall, dove è avvenuta l’ultima eruzione del 2021, non distante dalla posizione dell’attuale fessura eruttiva nella penisola di Reykjanes. Il dettaglio in alto a sinistra mostra la mappa dell’Islanda con evidenziate le zone vulcaniche principali. Immagine scaricata dal Catalogo dei Vulcani Islandesi.

Al momento in cui scriviamo, una colata di lava fuoriesce da una fessura lunga circa 900 metri, con piccole fontane di lava (Figura 2). Attualmente non c’è emissione di cenere nell’atmosfera.

Figura 2 – Fotografia della colata lavica alimentata dalla fessura eruttiva di Litli Hrútur del 10 luglio 2023. Nel lato sinistro si vedono allineate le fontane di lava che marcano la posizione della fessura. Immagine presa dal sito dell’Icelandic Meteorological Office.

L’eruzione è stata preceduta da un sollevamento del suolo rilevato dai satelliti con l’interferometria SAR (Figura 3), e da una sequenza sismica iniziata il 4 luglio che ha fatto registrare finora oltre 1200 terremoti nella regione, il maggiore dei quali di magnitudo attorno a 5 (Figura 4).

Figura 3 – Interferogramma SAR che mostra il sollevamento del suolo (visibile attraverso le frange di interferenza che si vedono al centro) rilevato dai Radar satellitari tra il 26 giugno e il 4 luglio 2023. Il sollevamento è dovuto all’intrusione di magma che ha preceduto l’eruzione. Immagine presa dal sito dell’Icelandic Meteorological Office.

Figura 4 – Mappa dei terremoti registrati nelle ultime 48 ore (al momento in cui scriviamo) suddivisi per colore in base a quanto sono recenti: in rosso quelli registrati nelle ultime 4 ore, in blu quelli da 36 a 48 ore fa. I pallini e le stelle mostrano rispettivamente la posizione degli eventi a magnitudo minore e maggiore di 3; questi ultimi sono localizzati tutti nell’area della fessura di Litli Hrútur. Immagine presa dal sito dell’Icelandic Meteorological Office.

L’area interessata dall’evento eruttivo si trova in una regione disabitata, quindi non ci sono rischi immediati per la popolazione e le infrastrutture. Tuttavia l’Icelandic Meteorological Office (IMO) ha diramato un comunicato, diffuso attraverso il suo sito web, in cui si consiglia di non entrare nell’area fino a quando i soccorritori non avranno avuto la possibilità di valutare le condizioni, in particolare per quanto riguarda la qualità dell’aria dovuta all’eventuale presenza di gas vulcanici. Si consiglia inoltre di prestare attenzione ai pendii ripidi lungo i quali possono verificarsi cadute di massi a seguito dello scuotimento dovuto ai terremoti più energetici.
Per i prossimi giorni si attendono gli aggiornamenti dell’istituto islandese.