I vulcani in Italia

Le eruzioni vulcaniche sono una delle manifestazioni più appariscenti e spettacolari dei processi geodinamici costantemente all’opera nel nostro pianeta. La vulcanologia è la scienza che ne studia la natura, il comportamento e la pericolosità.

La ricerca scientifica mira a ricostruire le eruzioni del passato e a studiare quelle in corso. Le informazioni raccolte ci aiutano a comprendere meglio i processi che controllano l’attività vulcanica e a stimare la sua possibile evoluzione incluso il suo potenziale impatto su persone e cose.

A causa della sua collocazione geodinamica, l’Italia ospita sul suo territorio numerosi vulcani: sia attivi che estinti.

Sono considerati attivi i vulcani per i quali è stato possibile riconoscere segni di attività negli ultimi 10.000 anni. Tra i vulcani attivi alcuni sono in fase di riposo o di quiete.

Colli Albani | Campi Flegrei | Vesuvio | Ischia | Stromboli | Lipari | Vulcano | Etna | Pantelleria| Isola Ferdinandea | Marsili.

Questi vulcani sono caratterizzati da comportamenti molto diversi. Allo stato attuale, solo Stromboli ed Etna sono in attività persistente, ovvero danno eruzioni continue o separate da brevi periodi di riposo (dell’ordine di mesi o di pochissimi anni). Altri vulcani, come il Vesuvio o Vulcano, sono entrati in una fase di quiete dopo l’ultima eruzione. Altri ancora, come i Campi Flegrei, non eruttano da tantissimo tempo ma sono irrequieti, e numerose manifestazioni segnalano la loro vivace “personalità”.

Tutti questi vulcani possono produrre eruzioni in tempi brevi o medi ma non è possibile fare previsioni certe sul loro comportamento futuro.

I sistemi vulcanici italiani sono costantemente studiati e sorvegliati grazie a reti di sensori multiparametrici, all’analisi scrupolosa dei depositi prodotti nel corso delle eruzioni passate e all’osservazione diretta degli eventi eruttivi in corso.