Etna: scuola di alta formazione tra droni e realtà virtuale
di Emanuela De Beni, Massimo Cantarero, Fabio Bonali e Luca Fallati
Si è conclusa la prima edizione della Scuola Internazionale sui droni e sulla realtà virtuale per studi vulcano-tettonici sull’Etna (“International School on Drone and VR for Volcano-Tectonic Studies at Etna”). L’iniziativa si è tenuta a Nicolosi (CT) dal 29 settembre al 3 ottobre 2025 e ha segnato un importante passo in avanti nella didattica scientifica applicata, combinando l’alta tecnologia (droni e realtà virtuale) con lo studio della vulcanologia e della vulcano-tettonica. Questa iniziativa fa seguito a quella effettuata nel 2024 in collaborazione con l’Associazione Italiana di Vulcanologia.
La scuola è stata organizzata congiuntamente dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca e dall’Osservatorio Etneo dell’INGV, con un approccio fortemente orientato alla pratica. Hanno preso parte alla Scuola 15 corsisti, tra dottorande/i, dottoresse e dottori di ricerca provenienti da tutto il mondo, inclusi Paesi come Brasile, Cina, Germania, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e USA, a testimonianza dell’interesse globale per le tecniche innovative e per il vulcano attivo più grande d’Europa.
Le giornate sono state scandite da lezioni frontali, sessioni di lavoro sul campo, attività di laboratorio per il processing e l’analisi dei dati acquisiti.

Dalla teoria all’applicazione sul vulcano
Le attività indoor si sono svolte presso la sede decentrata di Nicolosi dell’INGV – Osservatorio Etneo. Le esercitazioni pratiche hanno interessato quattro siti etnei significativi: una cava dismessa, l’area di Piano Vetore e la porzione alta dei versanti Sud e Nord-Est del vulcano. Oltre alle nozioni fondamentali sulle tecniche di esecuzione dei rilievi con i droni e il Sistema Globale di Navigazione Satellitare (GNSS), sono state approfondite anche tematiche di vulcanologia e vulcano-tettonica con particolare riferimento all’Etna.
Il vero punto di forza della scuola è stato il percorso educativo integrato e progressivo. Gli studenti sono stati guidati da docenti esperti in ogni fase del corso, a partire dall’acquisizione del dato grezzo (raw data) con i droni, fino alla modellazione e visualizzazione finale in realtà virtuale (VR). Un approccio immersivo che ha trasformato i dati scientifici in esperienze tridimensionali, rendendo più intuitiva la comprensione delle strutture vulcaniche.

Il corso si è svolto in un clima sereno, positivo e collaborativo, dove lo spirito amichevole ha favorito un continuo scambio di idee, informazioni ed esperienze dirette sul campo. L’obiettivo principale è stato condividere conoscenze tra tutti i partecipanti, creando una rete internazionale di giovani esperti nell’analisi dei dati raccolti con l’uso dei droni.
ll clima disteso è stato favorito anche dalle numerose attività sociali extracurriculari: dall’escursione all’Osservatorio Astrofisico di Piano Vetore, grazie alla collaborazione dell’INAF, al barbecue di benvenuto e alla cena sociale, momenti che hanno cementato i legami tra i ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

La prima edizione della “International School on Drone and VR” si è conclusa con il pieno raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati. I partecipanti, selezionati tra un elevato numero di candidature, hanno completato il percorso didattico ricevendo un attestato che certifica le competenze acquisite.
Il notevole riscontro e il palese interesse manifestato dal pubblico hanno convinto gli organizzatori a dare il via libera alla pianificazione del prossimo appuntamento per il 2026. Questa programmazione futura mira a consolidare il ruolo dell’INGV come polo di eccellenza nella formazione specialistica per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni vulcanico-tettonici tramite l’utilizzo di tecnologie avanzate.
