Due vulcani a confronto: La Soufrière de Guadeloupe (Francia) e Vulcano (isole Eolie, Italia)
di Tomaso Esposti Ongaro
La recente crisi a Vulcano (isole Eolie) ha risvegliato l’attenzione della comunità scientifica e delle autorità di Protezione Civile sulla possibilità di eruzioni freatiche innescate dal riscaldamento e dall’aumento della pressione nel sistema idrotermale (ovvero il sistema di circolazione dell’acqua sotterranea) causato dalla risalita di gas provenienti dal sistema magmatico più profondo.
Le eruzioni freatiche sono caratterizzate dalla pressoché totale assenza di magma in superficie, e dall’esplosione di vapore acqueo o dalla rapida vaporizzazione di acqua portata sopra la temperatura di ebollizione, che causa la frammentazione degli strati rocciosi superficiali fino a profondità di diverse decine o centinaia di metri. A dispetto dei volumi limitati di materiale eruttato (rispetto alle eruzioni magmatiche), le eruzioni freatiche pongono un rischio elevato specialmente su vulcani con popolazione residente o caratterizzati da un ampio interesse turistico, come Vulcano (nell’arcipelago delle isole Eolie, in Italia) e La Soufrière de Guadeloupe (nei Caraibi Francesi – Figura 1).

Nell’ambito del progetto Pianeta Dinamico, Task V2, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), un team INGV ha intrapreso uno studio interdisciplinare basato su metodologie geochimiche, geofisiche, petrologiche e di modellizzazione fisica sulle condizioni del sistema idrotermale potenzialmente capaci di innescare eruzioni freatiche a Vulcano. Tali studi sono di fondamentale importanza e complementari alle attività di monitoraggio e sorveglianza, considerando che, a partire da Ottobre 2021, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto per l’isola il passaggio del livello di allerta da Verde a Giallo.
Per approfondire queste tematiche, personale dell’INGV sta collaborando con l’Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP) allo studio delle caratteristiche del sistema idrotermale de La Soufrière, un vulcano attivo nell’isola francese della Guadeloupe, nell’arcipelago delle Antille. La Soufrière ha mostrato infatti in passato – l’ultima volta nel 1976 – numerosi fenomeni di eruzione freatica. In particolare, in queste settimane è in corso una campagna di misure di resistività elettrica per la creazione di un’immagine tridimensionale della parte più superficiale del sistema sommitale del vulcano (Electrical Resistivity Tomography).
Lo studio, finanziato e sviluppato nell’ambito del progetto Mygale, mira a valutare il ruolo dell’alterazione della roccia vulcanica ad opera dei gas nella stabilità del sistema magmatico-idrotermale de La Soufrière de Guadeloupe (Figura 2).

Tali collaborazioni tra progetti potenziano lo scambio di informazioni e di conoscenze tra ricercatori e ricercatrici dei due Istituti e sono favorite dal Memorandum of Understanding tra IPGP e INGV per le collaborazioni scientifiche nell’ambito dello studio dell’evoluzione, della dinamica e della pericolosità vulcanica.