Stromboli, due anni dopo

Il fianco sud-occidentale di Stromboli interessato dagli incendi innescati dai prodotti caldi emessi durante il parossismo del 3 luglio. In basso a destra pannelli solari danneggiati a monte dell’abitato di Ginostra; in alto la denudazione ad opera degli incendi mette a nudo gli antichi terrazzamenti coltivati prima del 1930. Foto E. Del Bello.
Il fianco sud-occidentale di Stromboli interessato dagli incendi innescati dai prodotti vulcanici emessi durante il parossismo del 3 luglio 2019. In basso a destra pannelli solari danneggiati a monte dell’abitato di Ginostra; in alto la denudazione ad opera degli incendi mette a nudo gli antichi terrazzamenti coltivati prima del 1930. Fotografia di Elisabetta Del Bello.

di Piergiorgio Scarlato, Daniele Andronico ed Elisabetta Del Bello

Nell’estate del 2019 due parossismi esplosivi, il 3 luglio e il 28 agosto, turbarono la tranquilla stagione turistica a Stromboli. A due anni da quegli eventi  esce su Nature Communications l’articolo “Uncovering the eruptive patterns of the 2019 double-paroxysm eruption crisis of Stromboli volcano“, che presenta i risultati dello studio dell’attività eruttiva di quel periodo e dei depositi vulcanici associati, con l’obiettivo di comprendere la dinamica dei parossismi e riconoscere i potenziali precursori.

Forte esplosione stromboliana ricca di scorie dai coni formatisi presso il settore NS nei giorni successivi al parossismo del 3 luglio. Fotografia di Daniele Andronico.
Forte esplosione stromboliana ricca di scorie dai coni formatisi presso il settore NS nei giorni successivi al parossismo del 3 luglio. Fotografia di Daniele Andronico.

Lo studio è firmato dai ricercatori Daniele Andronico, Elisabetta Del Bello, Claudia D’Oriano, Patrizia Landi, Federica Pardini, Piergiorgio Scarlato, Mattia de’ Michieli Vitturi, Jacopo Taddeucci, Antonino Cristaldi, Francesco Ciancitto, Francesco Pennacchia, Tullio Ricci e Federico Valentini. E’ il frutto della collaborazione e dell’impegno dei ricercatori di tre sezioni INGV: Roma 1, Catania e Pisa, nell’ambito del progetto strategico dipartimentale UNO e del progetto PRIN 2017 sui processi eruttivi di Stromboli, che hanno lavorato in squadra ciascuno contribuendo con la propria specializzazione.

Operazioni di campionamento del deposito di pomici e ceneri del 3 luglio sui tetti delle case di Ginostra. Foto E. Del Bello.
Operazioni di campionamento del deposito di pomici e ceneri del 3 luglio sui tetti delle case di Ginostra. Fotografia di Elisabetta Del Bello.

Partendo dai dati dei depositi generati dai due parossismi e dai rilievi di terreno, nel lavoro sono state analizzate la dispersione dei prodotti e le loro caratteristiche tessiturali e chimiche. Sono stati ricavati i modelli di dispersione e stimati i tempi di ricaduta dei prodotti eruttati in alcune zone critiche dell’isola, come, ad esempio, il molo di attracco dei traghetti e la pista per gli elicotteri. Informazioni come queste sono necessarie per la pianificazione territoriale e la mitigazione del rischi a cui possono essere esposti residenti e visitatori in caso di crisi vulcanica, in particolare durante il periodo di alta stagione turistica per l’isola.

La copertura continua di pomici e litici formatasi sul Pizzo Sopra la Fossa 3 settimane dopo il parossismo del 3 luglio, già in parte ricoperta dalla cenere emessa dalla successiva, intensa attività stromboliana. Fotografia di Daniele Andronico.
La copertura continua di pomici e litici formatasi sul Pizzo Sopra la Fossa 3 settimane dopo il parossismo del 3 luglio, già in parte ricoperta dalla cenere emessa dalla successiva, intensa attività stromboliana. Fotografia di Daniele Andronico.

L’analisi integrata delle immagini delle telecamere di  videosorveglianza dell’INGV OE e delle numerose fotografie  pubblicate dai social media ha permesso inoltre di ricavare i parametri fisici dei due parossismi, quali l’altezza della nube vulcanica e la velocità di uscita, nonché di descriverne in dettaglio le dinamiche eruttive.

Sequenza di immagini della telecamera termica (SPT) dal parossismo del 3 luglio. Δt indica la differenza di tempo dall'inizio dell'esplosione. #1–#2 il rapido deflusso di lava avviene simultaneamente nel Settore Nord (NS) e nel Settore Centro-Sud (SCS), rispettivamente, ~43 s prima del parossismo; #3–#6) inizio dell'esplosione (alle 14:45:43) ed espansione radiale del getto incandescente nei 2 s successivi (14:45:45). Per riferimento, l'elevazione massima per le esplosioni "normali" è riportata in #1.
Sequenza di immagini del parossismo del 3 luglio 2019 registrate della telecamera termica SPT a Stromboli. Per ogni immagine è indicato in alto a destra il tempo, in secondi, trascorso dall’inizio dell’esplosione. Immagini #1–#2: il rapido deflusso di lava avviene simultaneamente nel Settore Nord (NS) e nel Settore Centro-Sud (SCS), rispettivamente, ~43 s prima del parossismo. Immagini #3–#6: inizio dell’esplosione (alle 14:45:43 UTC) ed espansione radiale del getto incandescente nei 2 secondi successivi (14:45:45 UTC). Per riferimento, l’elevazione massima per le esplosioni “normali” è riportata in #1.

Dall’analisi delle immagini della videosorveglianza sono stati inoltre ricavati parametri relativi alle  condizioni pre-eruttive, che mostrano come intensità e frequenza dell’attività esplosiva normale a Stromboli abbiano subito una repentina variazione circa un mese prima del primo parossismo, in coincidenza con la variazione di altri parametri (geochimici e geofisici) rilevati a partire dallo stesso periodo. Tale osservazione indica che la ‘perturbazione’ del sistema magmatico che è poi culminata nelle manifestazioni esplosive di luglio-agosto 2019, è iniziata settimane prima dei due eventi parossistici.

Simili periodi di perturbazione nell’attività ordinaria nonché dei segnali geofisici hanno anticipato anche i precedenti eventi parossistici del 2003 e del 2007, aprendo quindi interessanti scenari per l’identificazione di precursori comuni a tutti i parossismi di Stromboli.


Andronico, D., Del Bello, E., D’Oriano, C. et al. Uncovering the eruptive patterns of the 2019 double paroxysm eruption crisis of Stromboli volcano. Nat Commun 12, 4213 (2021). https://doi.org/10.1038/s41467-021-24420-1