Stromboli, due anni dopo

di Piergiorgio Scarlato, Daniele Andronico ed Elisabetta Del Bello
Nell’estate del 2019 due parossismi esplosivi, il 3 luglio e il 28 agosto, turbarono la tranquilla stagione turistica a Stromboli. A due anni da quegli eventi esce su Nature Communications l’articolo “Uncovering the eruptive patterns of the 2019 double-paroxysm eruption crisis of Stromboli volcano“, che presenta i risultati dello studio dell’attività eruttiva di quel periodo e dei depositi vulcanici associati, con l’obiettivo di comprendere la dinamica dei parossismi e riconoscere i potenziali precursori.

Lo studio è firmato dai ricercatori Daniele Andronico, Elisabetta Del Bello, Claudia D’Oriano, Patrizia Landi, Federica Pardini, Piergiorgio Scarlato, Mattia de’ Michieli Vitturi, Jacopo Taddeucci, Antonino Cristaldi, Francesco Ciancitto, Francesco Pennacchia, Tullio Ricci e Federico Valentini. E’ il frutto della collaborazione e dell’impegno dei ricercatori di tre sezioni INGV: Roma 1, Catania e Pisa, nell’ambito del progetto strategico dipartimentale UNO e del progetto PRIN 2017 sui processi eruttivi di Stromboli, che hanno lavorato in squadra ciascuno contribuendo con la propria specializzazione.

Partendo dai dati dei depositi generati dai due parossismi e dai rilievi di terreno, nel lavoro sono state analizzate la dispersione dei prodotti e le loro caratteristiche tessiturali e chimiche. Sono stati ricavati i modelli di dispersione e stimati i tempi di ricaduta dei prodotti eruttati in alcune zone critiche dell’isola, come, ad esempio, il molo di attracco dei traghetti e la pista per gli elicotteri. Informazioni come queste sono necessarie per la pianificazione territoriale e la mitigazione del rischi a cui possono essere esposti residenti e visitatori in caso di crisi vulcanica, in particolare durante il periodo di alta stagione turistica per l’isola.

L’analisi integrata delle immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’INGV OE e delle numerose fotografie pubblicate dai social media ha permesso inoltre di ricavare i parametri fisici dei due parossismi, quali l’altezza della nube vulcanica e la velocità di uscita, nonché di descriverne in dettaglio le dinamiche eruttive.

Dall’analisi delle immagini della videosorveglianza sono stati inoltre ricavati parametri relativi alle condizioni pre-eruttive, che mostrano come intensità e frequenza dell’attività esplosiva normale a Stromboli abbiano subito una repentina variazione circa un mese prima del primo parossismo, in coincidenza con la variazione di altri parametri (geochimici e geofisici) rilevati a partire dallo stesso periodo. Tale osservazione indica che la ‘perturbazione’ del sistema magmatico che è poi culminata nelle manifestazioni esplosive di luglio-agosto 2019, è iniziata settimane prima dei due eventi parossistici.
Simili periodi di perturbazione nell’attività ordinaria nonché dei segnali geofisici hanno anticipato anche i precedenti eventi parossistici del 2003 e del 2007, aprendo quindi interessanti scenari per l’identificazione di precursori comuni a tutti i parossismi di Stromboli.
Andronico, D., Del Bello, E., D’Oriano, C. et al. Uncovering the eruptive patterns of the 2019 double paroxysm eruption crisis of Stromboli volcano. Nat Commun 12, 4213 (2021). https://doi.org/10.1038/s41467-021-24420-1